Antiche tracce della tecnica di Riflessologia Plantare sono state rinvenute in numerose culture; la documentazione più arcaica risale al 2330 a.C. in un pittogramma su un papiro a Saqqarah nella tomba di un medico (Ankmahon), e in altre culture. Il Dott. William Fitzgerald, ottorino americano, nel XIX secolo gettò le basi della riflessologia moderna artefice della terapia zonale.
È una tecnica di stimolazione che si esprime attraverso il movimenti basculanti del police, digitopressione, sfregamenti e pompaggi.
Viene applicato sul lato plantare o dorso del piede come immagine della "persona in miniatura", come anche sul palmare, facciale e auricolare.
Per chi è consigliato
- Per riequilibrare i disturbi digestivi
- Per disturbi ginecologici/andrologici
- Cefalee
- Disturbi muscolo scheletrici
- Sinusiti, otiti, allergie, vertigini entro limiti di controindicazioni/efficacia
Sconsigliato di ricorrere a questa tecnica in caso di verruche, aneurismi, esiti di flebiti recenti, gravidanza a rischio, tumori, diabete, malattie acute febbre morbo di sudek, fratture, micosi.
Benefici
- Miglioramento della circolazione vascolare e linfatica
- Aumento della peristalsi intestinale
- Normalizzazione riflessa dell'attività di organi e visceri
- Riduzione di fenomeni di spasmo della muscolatura liscia e striata
- Ripristino della migliore funzionalità degli organi emuntori preposti all'eliminazione dei cataboliti con possibilità di aumento delle urine
- Disgregazione dei depositi cristallini in corrispondenza di organi sofferenti con conseguente rimozione di disarmonia energetica
- Rilassamento generale e sensazione di benessere